lunedì 8 dicembre 2008

UN ANGELO CADUTO DAL CIELO

Cera una volta un angelo desiderava molto che un giorno sarebbe sceso sulla terra per vedere come gli esseri umani vivessero, ma tutto ciò non le fu concesso da Dio. Un giorno mentre vagava nei cieli dell’universo si aprì un buco nero e cadde sulla terra sopra una montagna altissima. Dopo un po’ l’angelo si ricompone dal fuoco e dal fumo che si era procurato passando l’atmosfera e si mise a vagare per il mondo, i suoi occhi non vollero credere a tutte le ingiustizie, la ricchezza, la povertà che affligge la povera gente che non avendo nulla da mangiare muore di fame. L’angelo nel suo cammino sulla terra andò a finire in un luogo pieno della povera gente che non avevano niente da mangiare e lui si commosse molto e guardando con il capo verso il cielo implora a Dio: Dio dell’universo aiuta questa povera gente dalle la forza e la speranza di un futuro migliore dove potranno vivere ed avere un pezzo di pane per sfamarsi. L’angelo mentre prosegue il suo cammino le andò incontro un bambino con lo sguardo triste e impaurito in cerca di qualcosa da mangiare e lui non avendo niente da offrire al bambino si commuove un’altra volta e inginocchiandosi implora nuovamente a Dio:E all’improvviso apparve davanti al bambino una bella cesta di provviste da mangiare dal pane al pesce,cosi il povero bambino dopo aver mangiato e bevuto guardo l’angelo con un bel sorriso e lo ringraziò. L’angelo non poteva certo salvare tutte le persone che soffrono in questo mondo, ma restituì il sorriso a un bambino che aveva ormai perso da molto tempo.

giovedì 24 luglio 2008

NEL MONDO DEL SORRISO

Viveva nel mondo dei sogni un giovane rubacuori,amava divertirsi e prendere in giro le amiche. Un giorno si svegliò da quel sonno incantato e si recò in una terra sconosciuta,dove la gente era meno colta e con meno capacità,erano tristi e non parlavano mai,ognuno svolgeva il suo compito senza dare fastidio a nessuno...Iniziò a lavorare in una piantagione di alberi da frutta in vaso,si sentiva prigioniero di quella lingua straniera,non riusciva a capire una singola parola,decise di acquistare il miglior dizionario della città,ci mise un bel pò a imparare a leggere e a scrivere,sopratutto a socializzare con le persone che frequentava durante il lavoro. Le notti si alternavano ai giorni,non aveva un attimo di riposo,quei dieci minuti che aveva si dedicava a dormire e a leggere un libro,ma affrontava la vita con entusiasmo,quel poco che guadagnava li custodiva in un cassetto e lo apriva in caso di necessità. Un giorno passeggiando in un piccolo viale incontrò una divinità ignota,era di una bellezza straordinaria,aveva i capelli lunghi fino alle spalle e gli occhi verdi,si accorse che lo guardava in maniera strano,ma il suo cuore rimase attratto e affascinato che non si rese conto che stava precipitando in un burrone senza luce. Aveva freddo e si accovacciò come un feltro aspettando che qualcuno lo trasse da quel posto ghiacciato e solido. Passarono dei giorni e del giovane non si seppe nulla,gli amici preoccupati della sua assenza si misero alla ricerca,ritornavano nelle loro rispettive case sconfitti e tristi con le lacrime amare che rigavano i loro visi. Quel giorno della scomparsa,il giovane trovò uno spiraglio di luce che lo portò in un mondo fatato,dove vivevano persone che sorridevano sempre,non esisteva la tristezza e la solitudine,tutti si amavano alla follia. Vide quella ragazza,vestita con cristallini d'argento e con uno sguardo cosi penetrante che gli abbagliava la mente,lo prese per la mano e lo condusse nel mondo del sorriso,i due giovani s'innamorarono follemente,il sentimento era cosi forte che lo portò nella realtà dove tutti rimasero increduli della sua presenza che diedero una gran festa e per magia la sua amata comparve fra le sue braccia regalando all'intero pianeta un sorriso alle persone che non ridevano mai.

martedì 22 luglio 2008

IL GRANDE CASTELLO STREGATO

C’era una volta un grande castello stregato abitato da una bellissima principessa, stregata da una vecchia strega e tenuta prigioniera dentro il castello senza poterne uscire. Un giorno un bel principe passa con il suo cavallo vicino il castello e vide da una finestra la bellissima principessa e si avvicinò per parlare con lei, ma non fu possibile perché più si avvicinava e più il castello si allontanava. La vecchia strega con le sue magie malefiche allontanava il castello di non poterlo raggiungere mai. La principessa bella come il sole con gli occhi turchini con i capelli colori di seta bionda colpi il giovane principe che non si diede tregua per tentare di liberarla. Passarono giorni e notte e il povero principe colpito dalla tale bellezza della principessa era ancora lì che aspettava, una notte mentre dormiva sogna che nel bosco cera un’erba magica che poteva sconfiggere la strega. Il principe appena si svegliò raccolse l’erba magica e prepara una sua polverina e la sparse intorno al castello per rompersi l’incantesimo della maledetta strega; la strega che si era allontanata, quando rientrò nel raggio di cinquecento metri dal castello non poteva più entrare perché più si avvicinava e più il castello si allontanava e cosi lei mori di crepa cuore dalla rabbia e cosi il principe liberò la principessa e se la parta con se e vissero per tutta la vita felice e condenti.
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venerdì 18 luglio 2008

LA GALLINA DALLE PIUME D'ORO

Si racconta che molto tempo fa in una campagna appariva una gallina con i suoi pulcini dalle piume d’oro, e chi riusciva a prendere la chiocciola o un pulcino si sarebbe aperto tra due grandi massi di pietra bianca il tesero. Un giorno un contadino porta con sé la figlioletta appena sette anni in campagna in quella località, dove appariva la chiocciola: un bel momento mentre la ragazzina stava raccogliendo delle pratoline apparve la gallina con i suoi pulcini con le piume d’oro e si mise a giocare con loro. Quando la ragazzina con suo padre tornarono a casa, gli racconta tutto quello che gli era successo:Il padre gli disse figlia mia quella era la chiocciola con la piuma d’oro,se avresti preso un pulcino, si sarebbe aperto il tesoro ma,non importa io e tua madre abbiamo già un tenero: risponde la figlioletta che dici papa noi, siamo molto poveri:rispose il padre, figlia adorata quel tesoro sei tu e cosi la bambina capì che l’amore della famiglia era più importante del tesoro.

OK VI E PIACIUTA LA FIABA!!!

domenica 13 luglio 2008

LACRIME DI PIOGGIA

Un giorno d’estate un povero cane fu abbandonato dal suo padrone in una strada di una montagna, non sapeva più cosa fare e tutto tremolante della paura e della fame si era rifugiato dentro un cespuglio vicino la strada e piangeva, piangeva che le sue lacrime cadevano a terra evaporando nel cielo trasformandosi in lacrime di pioggia bagnando il suo cuore pieno di dolore. Una notte mentre il suo padrone dormiva sogna il suo cane che aveva abbandonato ch’era molto triste e piangeva tanto,lui nel sonno si commosse molto di avere abbandonato il suo amico fedele e appena si fece giorno si mette in cammino alla ricerca del suo cane. Dopo averlo cercato una giornata intera, lo trova dentro dei cespugli solo e triste, lo abbraccia della gioia e gli chiede perdono. Il povero cane della gioia salta sul petto del suo padrone e per ringraziarlo di averlo cercato li lecca la guancia. E da quel giorno capi che e una crudeltà abbandonare i poveri cani.

giovedì 10 luglio 2008

I DUE CUCCIOLI

C’era una volta in un palazzo in periferia di una grande città una vecchietta cosi avara che quando mangiava le briciole di pane che cadevano a terra li raccoglieva e le conservava perla prossima volta. La vecchietta aveva due cagnolini che ogni volta che lei cucinava gli spaghetti con il sugo di pomodoro non gli le faceva neanche assaggiare. Durante la notte i poveri cuccioli non potevano dormire pensando di non potersi mangiare anche loro un bel piatto di spaghetti,e cosi una notte una dolce bella fatina prese al cuore il fatto dei due cagnolini e con la bacchetta magica fece diventare sul tavolo in cucina un bel piatto di spaghetti al sugo di pomodoro. In quella notte d’insonnia i due cagnolini si alzarono e si recano in cucina, ma quando videro quel bel piatto di spaghetti, non credevano ai suoi occhi si sono seduti e se lo mangiarono tutto e rimasero felici e condenti.

martedì 17 giugno 2008

L'umbriacone

C’era una volta un ubriacone che aveva nella tasca duecento euro e per non farsele rubare dal figlio che era peggiore di lui, li nascose in campagna nella sua proprietà, probabilmente sotto una pietra oppure dentro la cavità di un albero. Un giorno andò al nascondiglio a prendersi qualche moneta per comprarsi un fiasco di vino e non si ricordava più dove l’aveva messi e si mise a girare tutto il giorno senza nessuno risultato. In serata dopo aver cercato i suoi soldi senza alcun successo stanco morto si addormentò svegliandosi la mattina seguente con la sbornia che aveva ormai smaltita ricordantosi il nascondiglio prese un pò di soldi e dalla gioia si mette a saltellare e cadde facendosi male ad un piede. Sofferente dal dolore e zoppicando si reca a un supernercato e compra un fiasco di vino e se lo beve tutto davanti al figlio, e disse che aveva nascosto del denaro in campagna. Costui questo doveva sentire? E come un fulmine si recò in campagna e trova il nascondiglio, prese il denaro e andò anche lui ad ubriacarsi.

giovedì 12 giugno 2008

LA STORIA DI PELIKAN

C'era una volta un bambino dai capelli biondi e occhi neri. Amava trascorrere la maggior parte del tempo a giocare con i suoi amici, a volte se ne stava in disparte in un angolino sotto casa a pensare come sarebbe la sua vita da grande. Era cosi piccolo, ma il suo cuore aveva molto da dire. Viveva con i suoi genitori, una famiglia modesta e di sani principi, gli anni passarono il bambino divenne un bel giovane forte e muscoloso, si accorse che la vita in paese non gli offriva niente di bello, cosi decise di partire in cerca di fortuna. La mamma e il papà con un sorriso gli augurarono buona fortuna. Il treno era lì ad aspettarlo, salì con una lacrima sul viso e si salutarono. Il giorno successivo arrivò in città, era circondato da enormi edifici che sembravano dei castelli, una sensazione mai provata, si mise a camminare e si fermò vicino a un palazzo dove ospitavano persone senza tetto. Bussò e ribussò finché una guardia lo fece entrare, gli diedero da mangiare e una camera per dormire. Durante la notte cominciò a sentire degli strani rumori, si alzò dal letto e andò a vedere chi si era nascosto dietro le finestre, vide un gattino talmente piccino che lo prese in braccio e gli diede un po’ di latte e lo mise su una sedia e si addormentarono insieme. Era mattina, il sole iniziava a elevarsi dal cielo e regalava i primi colori del mondo, il giovane si alzò di gran fretta e andò in cerca di lavoro, gli offrirono un posto a lucidare le scarpe alle persone più ricche della città, la gente che passava rimasero colpiti per la sua bellezza e si chiesero chi era e da dove veniva. Il datore di lavoro per la gran folla che c'era, era costretto ad aumentare la paga. Arrivata la sera Pelikan che era il nome del giovane si mise a contare il denaro e lo nascose dietro un mattone, il gattino incuriosito andò a vedere e con un grande miagolio il denaro aumento di volume. Pelikan non riusciva a crederci ,cosi il gattino si trasformò in una bella ragazza e gli raccontò la sua avventura,"Ero stata trasformata da un incantesimo dal quale tu mi hai liberata, per dimostrarti la mia conoscenza ho raddoppiato i tuoi soldi e cosi non hai più bisogno di lavorare."Erano trascorsi sei lunghi anni,in città si respirava aria di primavera,Pelikan e la ragazza si erano innamorati e decisero di andare in paese a trovare i genitori ,arrivati a casa tutti corsero ad abbracciarli e con una gran festa riunirono la gente del paese e come tutte le fiabe vissero felici e contenti.

giovedì 10 aprile 2008

IL CAVALIERE DELLA ROSA BLU

C’era una volta un bel giovane cavaliere con un bel cavallo bianco e con un’armatura da guerra. Un giorno mentre lui proseguiva il suo cammino per raggiungere il campo di battaglia scese da cavallo per riposarsi un po’ e si addormentò sopra un campetto di fiori. Quanto si sveglia vide che vicino a lui era circondato dai fiori bellissimi e profumati, fra essi c’era una rosa blu molto bella, e la raccolse portandosela via con se. Durante il cammino il cavaliere sentiva un profumo soave della rosa che si sprigionava nell’aria ubriacandolo. Un bel momento la rosa blu si trasforma in una bellissima principessa, il cavaliere rimase molto perplesso dell’evento non credeva ai suoi occhi e pensava che forse il profumo della rosa che gli faceva questo effetto. La rosa blu era una principessa chera stata stregata da una cattiva strega trasformandola in una rosa. Il cavaliere come un colpo di fulmine della tale bellezza della principessa le chiese la sua mano e cosi dopo un po’ di tempo si sposarono e vissero felice e condente.

lunedì 24 marzo 2008

IL TAGLIA LEGNA

Tanto tempo fa in un grande castello viveva una bella fanciulla sembrava una bambola.,con i suoi occhi neri ed i capelli lunghi biondi. Amava passeggiare nei prati e ogni volta che scendeva in paese, gli abitanti si chiedeva chi era ,e soprattutto perche fosse sempre sola. Era incredibilmente bella che era invidiata da tutti,tranne dal taglialegna che non la considerava per niente. La sera prima di addormentarsi,i suoi pensieri erano rivolti a lui, per lei era un amore platonico. Intanto il tempo passava,e lei continuava a sperar per il suo amore,finche un bel giorno decise di andare a passeggiare nei boschi, da lontano sentii un rumore e un suono che la portava lungo quel sentiero dove all'improvviso in un grande cespuglio apparve un meraviglioso e gigante albero verde,che si lamentava. Improvvisamente appariva e altrettanto improvvisamente scompariva. Rimase in silenzio per tutto il tempo,non riusciva a esprimere una parola, com'era possibile che cio' accadesse,era la domanda che si chiedeva. Una foglia caduta da quel meraviglioso albero gli illuminava la via del ritorno.Lei non sapeva che in quel albero, era chiuso l 'amore che provava per il taglialegna. Un bel giorno decise,di ritornare da quel luogo incantato,ai suoi occhi apparve nuovamente quel bellissimo albero verde.,finalmente dalle sue labbra, uscirono delle parole d'amore e per incanto,apparve il suo grande amore,il taglialegna. Rimase per ore in silenzio ad ascoltare il suo bel principe,mentre gli raccontava che l'amore che provava per lui era cosi grande,che l'aveva imprigionato e trasformato in un albero. E come tutte le fiabe, la bella fanciulla e il taglialegna vissero felici e contenti.

sabato 15 marzo 2008

L'ANGELO E LA PRINCIPESSA


C’era una volta un ragazzo innamorato di una bella principessa con i capelli color biondo e ondeggiato come le onde del mare. Si volevano molto bene, ma, un giorno sfortunatamente il giovane muore con un incidente stradale, fu un brutto colpo per la principessa della perdita del suo amore scomparso per sempre e di non poterlo più accarezzarlo e amarlo. Ormai la sua vita senza il suo amor non contava niente e piangeva tutti i giorni che, le sue lacrime cadevano atterra dal dolore evaporando nel cielo formandosi lacrime di pioggia bagnando il suo cuore ferito dal dispiacere. Il ragazzo in cielo ormai diventato angelo non poteva più tornare sulla terra dalla sua amatissima principessa per abbracciarla ed amarla. L’angelo non poteva prendere pace nel paradiso senza poter accarezzare l’ultima volta la sua fidanzata sulla terra, e cosi un giorno andò a parlare con Dio per farlo scendere sulla terra e diventare come prima per un giorno. Dio prese al cuore la sua storia d’amore e lo lascia ritornare per un giorno sulla terra.

lunedì 4 febbraio 2008

La regina delle rose

La Regina delle rose viveva un tempo in un giardino segreto. Elegante e profumata, la sovrana aveva tutte le caratteristiche piu' belle dei fiori dai quali prendeva il nome. Viveva su una collina circondata da un roseto ricco e in perenne fioritura. Tutti gli abitanti del luogo le volevano bene e le riconoscevano molta saggezza. Le chiedevano consigli e la invitavano alle feste, dai matrimoni ai party di compleanno. La sua vita scorreva tranquilla, si godeva le belle giornate e stava al sole quando non scottava troppo, per non sciupare la pelle perfetta. Non aveva mai sentito il bisogno di uscire dal suo giardino incantato, perche' li' c'era tutto quello che la faceva felice. Oggi, ormai anziana, e' sempre stupenda e ricorda con orrore l'anno nel quale si innamoro'. Il suo cuore puro di fiore fu catturato dalla bellezza di un giovane suddito. Lui andava a trovarla tutti i giorni, insime parlavano e sognavno il futuro. Un giorno il ragazzo le disse che avrebbe voluto sposarla, ma non poteva presentarla agli amici. Lei era troppo bella,troppo perfetta, diversa da tutti. "Dovrai cambiare" disse il giovane, "e adattarti a noi". "Se cercherai di essere meno buona e gentile, meno solare e vivace, gli altri non mi faranno notare quanto siamo diversi". La Regina delle rose fu molto colpita e non riusciva a spiegarsi come poteva essere una buona cosa, diventare meno gentile e bella. Un giorno chiamo il suo innamorato e gli disse "Se tu mi ami, devi avere il coraggio di accettare tutto quello che sono. E se sono diversa dai tuoi amici,forse loro mi apprezzeranno per questo. Altrimenti non vale la pena di conoscerli. Non cambiero' per te, non rinneghero' quello che sono". Da allora i due non si sono mai piu' visti e la sovrana e' contenta di non aver accettato di diventare qualcun altro pur di essere accettata.

giovedì 31 gennaio 2008

Un contadino

C’era una volta un pastore mentre pascolava le sue pecorelle decide di fare uno scherzo ai
contadini che lavoravano nei campi- e si mise a gridare, aiuto al lupo al lupo, i contadini andarono a vedere per cacciare il lupo, ma, quando arrivarono sul posto non c’era nessun lupo e cosi per due volte di seguito il pastore prese in giro i contadini. La terza volta il lupo andò veramente a sbranare le sue pecore e si mette a urlare aiuto al lupo al lupo ma nessuno andò in aiuto perché pensarono che fosse uno scherzo. Cosi il povero pastore da quel giorno capì di non dire più bugie che prima o poi potranno cadere su se stessi.

domenica 27 gennaio 2008

Lo chiamarono lupa il cucciolo abbandonato

Nel mese di luglio 2007 un povero cucciolo abbandonato non sapendo dove andare si rifugia sotto un pianerottolo di una casa. IL cane avendo molta fame si mise abbaiare disturbando la padrone di quella casa, e questa senza esitare prende un bastone e lo riempì di botte. Il povero cucciolo sofferente e impaurito si allontana da quel posto e si avvicina davanti casa mia,io vedendolo in quel modo mi è dispiaciuto molto e gli ho dato da mangiare . Era un bel cane ma non potevo tenerlo con me , ora il cane ha più di 8 mesi e diventato molto grande e vive nei paraggi del vicinato. I vicini non lo possono vedere e gli tirano pietre per mandarlo via, ma ,lui ormai non sa dove andare e si nasconde da una parte all’altra per non farsi prendere. Un giorno la strega che l’aveva bastonato mandò il vigile a casa mia.Buongiorno signor vigile cosa desidera?Lui rispose:i vicini di casa hanno reclamato che c'è un cane che da fastidio e devi risolvere questo problema di se stimarlo ,io gli rispose...Il cane non e mio le ho dato solo da mangiare a questa povera bestia,comunque questo e compito vostro di prendere il cane e se stimarlo da qualche parte.Il vigile se ne andò e lupa rimase nel villaggio giocando con gli altri cani nel mando di neve.